02 agosto 2024

Avvisi bonari: più tempo per il pagamento

Dal 2025 i termini per versare o rispondere passano da 30 a 60 giorni

Avvisi bonari emessi dal 2025 con più tempo per le risposte o il pagamento dei contribuenti. Nella versione del decreto correttivo approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri arriva anche una modifica che punta ad allungare i termini da 30 a 60 giorni. Inoltre, in caso di pagamento rateale il termine per il versamento della prima rata viene esteso da 30 a 60 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario e viene fissato in 30 giorni dal ricevimento dell’avviso per le somme dovute a seguito della liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata. Diventa di 90 giorni il termine per i versamenti relativi agli avvisi derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni in caso di trasmissione telematica dell’invito agli intermediari.

La questione riguarda le comunicazioni con cui l’agenzia delle Entrate segnala ai contribuenti di aver riscontrato delle irregolarità attraverso i controlli effettuati con la liquidazione automatizzati delle dichiarazioni dei redditi e dell’Iva o con i cosiddetti controlli formali, ossia quasi sempre la verifica della documentazione a supporto delle detrazioni e delle deduzioni utilizzate all’interno dei modelli 730 o Redditi.

Che cosa succede adesso? Se il contribuente rimane inerte, ossia non procede al pagamento o non motiva la validità delle sue ragioni al Fisco, entro il termine di 30 giorni, l’amministrazione finanziaria può avviare le procedure di riscossione per recuperare l’imposta, gli interessi e la sanzione. L’intervento punta quindi a consentire con maggiore flessibilità le possibili scelte a vantaggio del contribuente raggiunto dalle comunicazioni. A volerlo fortemente è stato il Consiglio nazionale dei commercialisti, come hanno ricordato sia il presidente Elbano de Nuccio («abbiamo operato nella logica di andare incontro alle esigenze quotidiane dei colleghi e, nel contempo, di rendere più efficienti gli strumenti normativi esistenti») sia il consigliere delegato alla fiscalità Salvatore Regalbuto («il maggior termine consentirà una gestione più efficace e meno frenetica degli avvisi da parte dei colleghi ma anche da parte dell’agenzia delle Entrate, con indubbi benefici per tutti»). Di fatto, è anche una risposta alle difficoltà lamentate più volte dalla categoria nel fissare appuntamenti per i propri clienti raggiunti da avvisi bonari presso le sedi territoriali dell’Agenzia, che però ha intrapreso la strada della telematizzazione della trattazione soprattutto attraverso il canale Civis e l’assistenza telefonica multicanale. Ora si tratterà di capire se questa misura riuscirà ad avere un impatto “decongestionante” anche sull’attività dell’amministrazione finanziaria, con la conseguenza che gli uffici riusciranno a valutare attentamente le spiegazioni dei contribuenti che non ritengono corretta la comunicazione di irregolarità ricevuta.

IlSole24Ore - Marco Mobili e Giovanni Parente