Convertito in legge il cosiddetto decreto bollette (Dl n.19 del 28 febbraio 2025) con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.98 del 29 aprile.
Il menzionato decreto reca misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese per far fronte al rincaro dei costi di fornitura di energia elettrica e introduce un contributo straordinario di 200 euro per sostenere le famiglie italiane.
Beneficiari del contributo extra
Il nuovo bonus di 200 euro è destinato alle famiglie con un ISEE fino a 25 mila euro; nonché ai nuclei familiari che hanno già diritto al bonus sociale in quanto in possesso di un ISEE inferiore a 9.530 euro. In questa caso, i beneficiari riceveranno il nuovo contributo come sconto aggiuntivo a quello già previsto.
Per ottenere il bonus è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE aggiornata; dunque non è necessario inviare un’apposita domanda.
Per coloro che beneficiano sia del bonus sociale che del contributo extra, lo sconto totale può superare i 500 euro, offrendo un aiuto economico significativo sulle bollette.
Modalità di erogazione
Il bonus extra sarà erogato direttamente in bolletta, sotto forma di sconto automatico, nel periodo che intercorre tra aprile e luglio 2025. In tal modo, le famiglie che soddisfano i requisiti richiesti potranno ricevere il contributo senza necessità di presentare una domanda specifica, direttamente nella fattura di luce e gas.
I clienti vulnerabili
Gli utenti vulnerabili potranno continuare a beneficiare del servizio a tutele graduali fino a marzo 2027. Tra questi rientrano gli over 75, le persone disabili e i percettori di bonus sociale. Pertanto, coloro che già usufruivano delle tutele graduali e sono stati qualificati come vulnerabili entro fine febbraio, data di entrata in vigore del cosiddetto decreto Bollette, continueranno a essere assistiti nel meccanismo temporaneo fino a scadenza del programma. I clienti vulnerabili che al momento sono serviti da un operatore del mercato libero o della maggior tutela possono chiedere di passare al servizio tutele entro il 30 giugno.
Lucia Giampà - Fiscalfocus