Reddito di lavoro autonomo - La riforma semplifica il sistema fiscale per i professionisti autonomi in diversi modi. In primo luogo, avvicina il sistema di tassazione a quello del reddito d'impresa, con una sostanziale semplificazione. L'articolo 54 del TUIR viene riscritto per stabilire che il reddito da lavoro autonomo è calcolato come la differenza tra tutte le somme percepite e le spese sostenute nello stesso periodo d'imposta.
Inoltre, la riforma introduce la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questo significa che i professionisti possono unire le loro attività in una società senza dover pagare imposte sulle plusvalenze o minusvalenze generate dalla fusione. Questa misura mira a favorire la crescita e la competitività dei professionisti.
La riforma specifica anche le somme che non concorrono alla formazione del reddito. Queste includono:
· contributi previdenziali e assistenziali a carico del soggetto che li corrisponde;
· rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione di un incarico e addebitate al committente;
· riaddebito delle spese per l'uso comune degli immobili utilizzati per l'attività.
Infine, la possibilità di aggregazione si applica anche a trasformazioni, fusioni e scissioni tra società di professionisti. Questo offre maggiore flessibilità ai professionisti per organizzare le loro attività in modo efficiente dal punto di vista fiscale.
L'obiettivo principale dell'aggregazione di studi professionali, come introdotto dalla riforma, è quello di favorire la crescita e la competitività dei professionisti1. In sostanza, la possibilità per gli studi di unirsi in società senza subire un carico fiscale eccessivo per le plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla fusione, mira a rendere il sistema professionale più efficiente e competitivo.
Inoltre, la misura si applica anche a trasformazioni, fusioni e scissioni tra società tra professionisti, offrendo quindi una maggiore flessibilità nell'organizzazione delle attività.
In sintesi, l'aggregazione di studi professionali è vista come uno strumento per:
· sostenere la crescita degli studi professionali: l'unione delle risorse può portare a una maggiore capacità di investimento e sviluppo;
· aumentare la competitività dei professionisti: studi più grandi e strutturati possono competere in modo più efficace sul mercato.
· semplificare la gestione fiscale: l'aggregazione in regime di neutralità fiscale elimina la complessità del calcolo delle plusvalenze e minusvalenze in caso di fusione o scissione.
Tonnage tax - D’accordo con la Commissione Europea, viene prorogata la tonnage tax.
Reddito d’impresa - Il decreto interviene sul reddito d'impresa riducendo il doppio binario civile-fiscale e rivoluzionando il sistema di riporto delle perdite infragruppo, allineandolo agli standard europei. Inoltre, viene disciplinata la scissione per scorporo e riviste le operazioni di conferimento e liquidazione.
Società di comodo – Novità anche le società di comodo. L'attenzione è rivolta soprattutto alla corretta determinazione del reddito per le società immobiliari e quelle che detengono partecipazioni in altre aziende.
Redditi agrari - Sulla riforma dei redditi agrari, il Vice Ministro Leo in una nota ministeriale diffusa il 3 dicembre dopo il Consiglio dei Ministro ha evidenziato che: "vengono introdotte regole che valorizzano le colture innovative, come le vertical farm e le colture idroponiche. L'obiettivo è sostenere un'agricoltura tecnologica e moderna, che renda il nostro Paese, anche dal punto di vista fiscale, al passo con i tempi".
Principali novità fiscali per i dipendenti - Una delle principali novità fiscali per i dipendenti riguarda la determinazione della base imponibile IRPEF.
In particolare, il decreto esclude dalla tassazione i premi e i contributi versati dal datore di lavoro per:
· polizze assicurative per i dipendenti, anche a favore dei familiari fiscalmente a carico.
· polizze relative al rischio di non autosufficienza.
· polizze relative al rischio di gravi patologie.
Ci Ciò significa che tali premi e contributi non saranno considerati reddito imponibile ai fini IRPEF.
Ci Cinzia De Stefanis - Fiscalfocus