28 novembre 2025

Il collegamento tra il POS e il registratore telematico non richiede un supporto fisico né modifiche ai gestionali.

L’obbligo di integrazione è stato introdotto con la legge di Bilancio del 2025; l’accoppiamento sarà realizzato online

Lo scorso anno, in occasione della pubblicazione del testo bollinato del disegno di legge di Bilancio per il 2025, avevamo commentato una serie di disposizioni in materia di pagamenti elettronici che prevedevano l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2026, di integrazione tra i sistemi di pagamento elettronico e i registratori telematici.

La preoccupazione era quella di capire quali potevano essere gli impatti sui propri gestionali da parte delle società di software associate ad AssoSoftware, in particolare con riferimento alle modalità di invio telematico dei corrispettivi e di acquisizione degli stessi da parte dei gestionali di area contabile, modalità già in uso da alcuni anni e quindi consolidate.

La norma

Tali disposizioni, poi inserite nell’articolo 1, commi 74 e 77, della legge 207/2024, prevedevano che «… lo strumento hardware (lettore per i Bancomat, carte di debito o credito, ecc.…) o software (ad esempio l’app Satispay, ecc.…) mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici è sempre collegato allo strumento mediante il quale sono registrati e memorizzati, in modo puntuale, e trasmessi, in forma aggregata, i dati dei corrispettivi nonché i dati dei pagamenti elettronici giornalieri».

Sembrava dunque potesse diventare necessario attivare un collegamento “fisico” tra il registratore telematico e lo strumento mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici (Pos), con possibili impatti non solo a livello hardware, ma anche software in relazione alle modalità e ai contenuti dell’invio all’agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi e dei relativi pagamenti.

Collegamento senza fili

La soluzione adottata con il provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate del 31 ottobre 2025 (protocollo 424470), frutto del confronto con le associazioni di categoria, non prevede invece - fortunatamente - l’obbligo di un collegamento “fisico” tra il registratore telematico e lo strumento di pagamento elettronico a esso associato. Tale “accoppiamento” sarà invece realizzato attraverso un apposito servizio online, che sarà a breve reso disponibile nell’area riservata del sito delle Entrate, che consentirà di attivare un collegamento “logico” tra i due dispositivi.

Per attivare il collegamento “logico” tra il registratore telematico e il Pos, l’esercente, anche tramite intermediario, dovrà:

accedere alla propria area riservata sul sito dell’agenzia delle Entrate;

associare la matricola del registratore telematico già censito in Anagrafe tributaria ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico di cui risulta titolare.

Per agevolare l’inserimento, la procedura esporrà all’esercente l’elenco degli strumenti di pagamento elettronico (Pos), di cui risulta titolare, che gli operatori finanziari (es. banche, ecc.) hanno preventivamente comunicato all’agenzia delle Entrate.

Nel caso non venga utilizzato un registratore telematico, ma la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri siano effettuate utilizzando la procedura web dell’agenzia delle Entrate, il collegamento potrà essere realizzato all’interno della procedura stessa.

Le nuove funzionalità che consentiranno di effettuare il collegamento tra Pos e registratori telematici saranno rese disponibili nei primi giorni del mese di marzo, a partire dalla data che sarà comunicata con un avviso sul sito internet istituzionale dell’agenzia delle Entrate.

Il calendario

I termini per effettuare la registrazione saranno graduali:

per gli strumenti di pagamento già in uso al 1° gennaio 2026 è previsto un termine di 45 giorni decorrenti dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione;

a seguire, per la prima associazione o per eventuali variazioni la registrazione dovrà essere sempre effettuata a partire dal 6° giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento elettronico e comunque entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese.

A titolo esemplificativo, qualora venga attivato un nuovo Pos il 1° febbraio 2026, la registrazione del collegamento tra il registratore telematico e il nuovo Pos dovrà essere effettuata, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata, a partire dal 6 aprile 2026 ed entro il 30 aprile 2026.

In conclusione, sembra doveroso plaudire alla bontà della soluzione adottata dall’agenzia delle Entrate, che - oltre a non rendere necessario, nella generalità dei casi, l’acquisto di nuovo hardware da parte dei contribuenti - non rende neppure necessarie modifiche ai gestionali.

Questi sono infatti già da anni in grado di recuperare dall’area riservata del contribuente sul sito dell’agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri e dei relativi incassi trasmessi in modalità aggregata dai registratori telematici e di contabilizzarli in modo totalmente automatico.

Fabio Giordano, comitato tecnico AsssoSoftware -  Il Sole 24Ore