18 luglio 2025

Spese sanitarie nel mirino del fisco: partono i controlli sui 730 modificati

L’Agenzia delle Entrate rafforza le verifiche sulle detrazioni per spese mediche inserite nella dichiarazione dei redditi 2025. Sotto esame i modelli 730 corretti rispetto alla versione precompilata. Ecco chi rischia e cosa fare per evitare sanzioni

L’Agenzia delle Entrate stringe il cerchio sulle detrazioni fiscali per spese sanitarie. Dal 3 luglio 2025 è operativo un nuovo sistema di controlli mirati che punta a scovare incongruenze tra i dati contenuti nella dichiarazione precompilata e quelli modificati dal contribuente o dal suo intermediario.

Al centro della verifica ci sono i modelli 730/2025 ritoccati manualmente, soprattutto per quanto riguarda le spese mediche e veterinarie. Chi ha apportato modifiche rispetto a quanto già registrato nel sistema rischia ora verifiche puntuali e l’obbligo di esibire documentazione dettagliata Ma vediamo nel dettaglio chi deve stare di più in guardia e cosa sapere.

Come funziona il nuovo controllo incrociato

Le nuove procedure si basano sulle informazioni raccolte dal Sistema Tessera Sanitaria (STS), che ogni anno registra tutte le spese mediche sostenute da ciascun cittadino e le trasmette all’Agenzia delle Entrate. Questi dati alimentano in automatico la dichiarazione precompilata.

Quando vengono modificati gli importi delle spese sanitarie, il Fisco può ora confrontare direttamente quanto dichiarato nel Quadro E del 730 2025 con quanto effettivamente registrato dallo STS. Se emergono differenze, anche minime, sono problemi. Seri. L’Agenzia può richiedere prove concrete: fatture, scontrini, ricevute fiscali o altra documentazione.

Chi è più a rischio

I soggetti che rischiano di più l’accertamento sono:

·         chi ha aumentato le spese mediche rispetto alla precompilata;

·         chi ha inserito importi aggiuntivi non presenti nel STS;

·         chi ha modificato le spese per conto di familiari a carico senza giustificativi adeguati.

L’Agenzia potrà procedere con i controlli anche in presenza di errori formali o incongruenze nei dati. L’attenzione sarà massima anche per chi si è rivolto a CAF o commercialisti: attenzione che la responsabilità rimane comunque sempre in capo al contribuente. Il controllo si estende anche alle spese sostenute per conto di familiari a carico, grazie all’articolo 36-ter del DPR 600/1973. E riguarda tutti coloro che abbiano modificato la dichiarazione dei redditi 730/2025: non solo chi l’ha compilata da solo, ma anche chi si è affidato a intermediari fiscali.

Cosa fare per evitare sanzioni

Per mettersi al riparo da contestazioni e sanzioni, è fondamentale conservare tutta la documentazione delle spese mediche (incluse quelle per familiari fiscalmente a carico), modificare la precompilata solo in caso di dati certi, verificabili e coerenti con i documenti, e come sempre affidarsi a professionisti esperti, soprattutto in caso di situazioni complesse o di spese sanitarie consistenti.

In caso di controllo, il contribuente dovrà fornire le prove richieste pena l’avvio di accertamenti formali. Insomma, è evidente che, con l’avvento del nuovo sistema, diventa sempre più difficile “ritoccare” i dati delle spese sanitarie senza incorrere in verifiche. La parola d’ordine è prudenza: meglio controllare due volte piuttosto che trovarsi coinvolti in accertamenti, con conseguente rischio di sanzioni.

Miriam Carraretto - Fiscalfocus